lunedì 25 maggio 2009

un Angelo mi ha inviato questa riflessione!

Siamo in campagna elettorale, forse la più selvaggia o così ci pare solo perchè attuale.
Mi sono chiesto se andare o meno al seggio n°... anche questa volta dopo le innumerevoli disillusioni, i vari tonfi e il radicato disincanto perchè lo scenario migliori.E così ho annotato alcuni pensierini della notte:
E' ormai opinione diffusa ritenere la politica e l'impegno politico come "cosasporca" da cui tenersi lontani. Tanti dicono di avere idee politiche ma di essere apartitici, soprattutto fra i giovani. I più scafati poi giungono a ritenere l'eventuale partecipazione alla politica una sorta di moneta di scambio per vantaggi spiccioli che ovviamente diventano tanto più congrui quanto più si è capaci di intuire per tempo il carro del vincitore. Ma in fondo "politica" non significa forse occuparsi della "Polis" ovvero del bene comune?Affrontare e risolvere problemi e bisogni collettivi? Ampliare i propri orizzonti egocentrici ed egoistici per raggiungere più alti stadi di benessere attraverso il bene della collettività?
E' giunto il momento di cominciare a restituire etica alla politica e l'unica via possibile è la partecipazione. Delegare significa spesso infischiarsene e come diceva qualcuno più saggio di me "non è importante che tu ti occupi di politica... tanto è la politica che si occupa di te", piaccia o no. Salvo ad un tratto sentirsi schiacciati da regole e disposizioni o scelte che altri hanno preso per noi.Delegare significa permettere ad altri di decidere per noi, e non in funzione di una legittima rappresentatività ma solo perchè hanno occupato spazi che altri hanno negligentemente lasciato vuoti.
Delegare consente a comitati d'affari di banchettare sulle nostre miserie, sulle malattie nostre e dei nostri figli e su una qualità della vita che è più vicina a quella Libanese che europea.Delegare significa dover pagare un microappartamento a 3000 al metro quadrato quando ne varrebbe un terzo e non basta una vita di lavoro per pagarlo...
Sapresti descrivermi il concetto di schiavitù?
Cosa è se non cedere la propria vita e la libertà di scelte future per un bene che dovrebbe spettarci se non per diritto almeno ad un prezzo equo = costi + giusto guadagno!
Delegare significa autoespropriarsi del diritto di cittadinanza. Delegare significa declassarsi al rango di sudditi o peggio servi di un feudo... "ma mi protegge, mi aiuta, mi fa favori".
No! ti rende schiavo.
Prova a chiedere ad un cavallo che nasce in libertà se gli piacerebbe essere bardatosotto un carro da tiro... pur con una razione quotidiana necessaria alla sopravvivenza ed a tirare il carro! Qualcuno si è chiesto come mai tante eminenze politiche sono disposte a spendere cifre a cinque o sei zeri per una campagna elettorale? Spirito di servizio? Ai tempi dei Francesco Saverio Nitti o Gaetano Salvemini i seggi in Parlamento erano offerti per lo spessore delle loro personalità e dei loro pensieri ed erano così signori da pagarsi perfino il treno perchè non si dicesse che approfittavano del loro appannaggio per gravare sulle classi deboli.
E rispondersi "tanto son tutti uguali" è solo l'ennesima pilatesca espressione per girarsi dall'altra parte.

Si forse gli altri son tutti uguali, e tu? Se sei diverso fa sentire la tua voce!

E la prima, più elementare forma dell'esercizio della democrazia è dare il proprio voto di "fiducia" per qualcosa in cui si crede e a qualcuno che merita la tua fiducia.
Non vendere la tua fiducia come non venderesti tua figlia, oggi è quanto di più caro possiamo allevare!

domenica 17 maggio 2009

ELEZIONI COMUNALI - OSTUNI 2009
CANDIDATO SINDACO:
SALVATORE DE STRADIS
ESTRATTO DEL PROGRAMMA DI OSTUNI DEMOCRATICA

PERCHE' UNA PROPOSTA ALTERNATIVA?

La nostra proposta per le elezioni amministrative, in chiara opposizione all'attuale amministrazione, nasce da un movimento che si è creato intorno ad un progetto di città nuova, partecipata e condivisa, e che raggruppa cittadini di diversa estrazione sociale e culturale, legati insieme da una forte istanza di rinnovamento rispetto al modo di governare Ostuni.
Il sindaco attuale professa e attua la politica del “Principe” che accentra tutto il potere su di sé, e pretende il servilismo da parte dei suoi alleati politici e dei singoli cittadini. E il peggio sta nel fatto che l’intera classe politica, opposizione compresa - nella sua passività - non fa nulla per porre un limite a questo modo di amministrare.

Ostuni Democratica è nata per l’istanza della società civile di tornare protagonista della vita amministrativa, attraverso rappresentanti conosciuti e stimati, ciascuno nei propri ambiti, per essere da sempre al servizio di una comunità, della quale vanno preservate le ricchezze, recuperate le bellezze, valorizzate le potenzialità.
La nostra iniziativa è nata per dare voce a chi non l’ha e restituire dignità ai cittadini, i quali – intorpiditi dagli effetti delle deleghe in bianco rilasciate ai propri rappresentanti – devono riprendere oggi coscienza dei loro DIRITTI, per saperli rivendicare senza accettare soluzioni di rassegnato ripiego.

Cambiare orientamento

Dobbiamo cominciare a pretendere dalla politica che svolga il suo vero ruolo: attivarsi con decisioni, scelte, orientamenti, idee e progetti, per indirizzare la città verso lo sviluppo e la diffusione di un benessere che non sia di pochi ma che diventi comune e condiviso. Oggi più che mai l’attenzione dell’Amministrazione deve essere rivolta soprattutto:
- ai giovani, ai quali va assicurato un lavoro che realizzi le aspirazioni di ciascuno.
- alle famiglie, alle quali va offerto sostegno per difenderne la stabilità.
- alle imprese, alle quali vanno garantiti i servizi necessari per fronteggiare la crisi.

Un progetto di città: La città che vogliamo

Noi vogliamo una città nella quale tutti i cittadini si sentano sostenuti nel cammino verso il proprio sviluppo e verso la propria evoluzione in campo culturale, sociale ed economico.
Il percorso di crescita deve esprimersi attraverso la pianificazione, deve farsi progetto e raccogliere in sistema articolato quelle soluzioni che in maniera organica andranno a costituire:
- Il Piano di sviluppo sostenibile per tracciare le linee guida per una crescita sociale, culturale ed economica della città in armonia con le risorse e le valenze del territorio, sottoponendo le scelte alla doman­da: stiamo migliorando la vita comune e quanti nuovi posti di lavoro andiamo a creare?
- Il Piano Regolatore per stabilire regole uguali per tutti nelle modalità di utilizzo del territorio comunale in modo da rompere quella catena dell'abusivismo legalizzato messo in atto dall'attuale amministrazione che, tramite le cosiddette "varianti" al PRG esistente, per alcuni adatta le regole a quel che gli serve, mentre per tutti gli altri riserva legali dichiarazioni di abusivismo o di diniego.

STRUMENTI OPERATIVI

Il Comune dovrà esaltare il potere di controllo e di indirizzo, nonché di sostegno e di stimolo verso tutti gli ambiti vitali della propria socialità, trasferendo ad agenzie esterne gran parte delle attività che la legge non obblighi alla gestione diretta.
Il Comune ridurrà la propria presenza nella gestione diretta dei servizi (es. asili nido, servizi alla persona, servizi culturali, sportivi ecc.) garantendo comunque la totale accessibilità per i cittadini ai diversi servizi, la congruità dei loro costi e il sostegno alle famiglie meno abbienti. In quest'ottica abbiamo pensato di porre accanto ai servizi direttamente gestiti dal Comune o da altri Enti ed agenzie del territorio - in loro piena cooperazione-, alcuni strumenti che crediamo importanti nel cammino verso la politica dello sviluppo sostenibile.

Il Centro Marketing Territoriale lavora per definire e guidare il rilancio e lo sviluppo del territorio, organizzando le risorse produttive e culturali, individuandone le specificità, le valenze e le potenzialità e producendo la più stretta simbiosi fra la risorsa "Città di Ostuni" ed i mercati. È formato da professionisti del marketing e sostenuto dal comune e dagli operatori dei vari settori.
- sviluppa l’attività di pianificazione e programmazione strategica del prodotto “Città di Ostuni” in termini di sistema delle attività produttive (agricoltura, artigianato, servizi) e di sistema dell'accoglienza (turismo);
- avvia lo stu­dio, la ricerca di mercato, le indicazioni produttive, la progetta­zione ed il sostegno alla vendita di produzio­ne locale in campo agrico­lo, artigianale, artistico, ecc., e, anche tramite il Centro di Cultura e Formazione, cura l'aggior­namento professionale degli addetti e degli imprenditori;
Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata
- Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata è una forma di assistenza rivolta a soddisfare le esigenze per lo più degli anziani, dei disabili e dei cittadini anche temporaneamente non autosufficienti, e di chiunque abbia necessità di un'assistenza anche non continuativa, che può variare da interventi esclusivamente di tipo sociale (pulizia dell'appartamento, invio di pasti caldi, supporto psicologico, disbrigo di pratiche amministrative, ecc.) ad interventi socio-sanitari (attività riabilitative, assistenza infermieristica, ecc.). Opera sulla base di un tariffario approvato dall'Amministrazione comunale nel quale siano garantiti servizi gratuiti ai non abbienti e ad altre categorie agevolate.
Centro di Cultura e Formazione
È il luogo in cui si realizza il “siste­ma formativo” e luogo di risposta al disagio sociale.
- consente momenti di aggregazione spontanea, in particolar modo per i giovani, per l'eserci­zio della libertà espressiva nel campo del teatro, della pittura, della danza, della musica e delle attività ar­tistiche e culturali in genere;
- stimola l’autopromozione non solo nel campo della cultura, ma anche in quello lavorativo attraverso laboratori e corsi di formazione professionale e di edu­cazione alle attività produttive (artigianato, agricol­tura), e, raccordandosi con altre strutture (Informagiovani, Sportello unico per le imprese, ecc.), non solo è di sussidio nella ricerca di lavoro, ma offre servizi di tutor nella creazione di nuove imprese (incubatrice d’impresa) o nella riconversione professionale.
Ufficio per la Trasparenza e la Partecipazione Democratica
- E’ interfaccia fra il Comune e le Consulte di quartiere e attende al controllo del rispetto delle norme previste per la partecipazione democratica; è a disposizione dei cittadini tutti i giorni per tutto il giorno (prevedendo la partecipazione di delegati del forum e/o delle consulte di quartiere);
- cura le attività del Forum della società civile e delle Consulte tematiche; - è collegato all'Ufficio del difensore civico.

Un sindaco per Ostuni

Riteniamo che il sindaco prima di essere amministratore debba essere garante del rispetto della dignità di ogni uomo, debba sapere guardare il mondo dalla parte della gente comune, debba avere in sé grande disponibilità al confronto e al dialogo.

La scelta di sostenere la candidatura di Salvatore De Stradis quale sindaco di Ostuni è maturata per la sua piena corrispondenza con l'idea di sindaco che noi abbiamo. Per noi è l'uomo che meglio riesce a coniugare spirito di servizio ed esperienza politica e amministrativa necessari per realizzare la nostra "città per l'uomo".
In base a queste considerazioni abbiamo esposto parte dei nostri impegni programmatici per i prossimi anni di amministrazione della città dichiarandoci impegnati a concordare con la città stessa variazioni e modalità nonché le scelte di prioritaria importanza.










giovedì 14 maggio 2009

il coraggio delle idee...per Ostuni Democratica

Mi chiamo Giusi Santomanco, ho 35 anni e tante cose belle nella mia vita..fatta di una famiglia solida, di amici autentici disseminati un po' in tutto il mondo, di un lavoro che - tra gioie e dolori - è comunque la mia grande passione: difendere i diritti degli altri!
Mi sono laureata a pieni voti e con i benefici della lode nel 1999, con un anno fuori corso, perchè oltre allo studio mi dedicavo a volontariato tra anziani e tossicodipendenti, la catechesi in parrocchia coi bambini, la produzione di una fascia pomeridiana per giovani sull'emittente locale e piccoli lavoretti estivi per risparmiare un po' di soldini da destinare ai viaggi.
Dopo la pratica forense svolta a Roma ho deciso di ritornare in Ostuni, la mia amata cittadina natale, per mettere la mia professionalità al servizio della mia comunità (che fa pure rima!).
Ho avuto la fortuna di incontrare professionisti validi, corretti e leali, che mi hanno trasmesso la passione per la LIBERA professione che..se veramente tale..può dare grandissime soddisfazioni, soprattutto se non si è avidi di denaro.
Così nel 2004 sono riuscita ad aprire il mio studio professionale..di cui ne sono titolare. Fantastico, no?
Ricordo che all'epoca mi affidai ai benefici del prestito d'onore, studiai la normativa e preparai la domanda da me. Non mi affidai a nessuno e non chiesi alcuna "raccomandazione" e di li a pochi mesi mi fu accordato il prestito per avviare la mia attività !
Così da 10 anni..quotidianamente..ascolto la gente, le loro difficoltà, le loro sofferenze e mi moritfica constatare che molto spesso tanti di loro sono avviliti e sfiduciati da una realtà che comprime oltre modo le loro libertà, al punto di cancellarle. Questo poi, quando riguarda i miei coetanei, è ancora più inaccettabile per me!!
Nella professione mi sforzo di seguire il modello di Calamandrei..il quale diceva che "l'avvocato è un professionista della comprensione, della dedizione e della carità". E così metto sempre al primo posto l'interesse del cliente, piuttosto che il mio guadagno economico..e di questo non mi vergogno.
Questa premessa mi è parsa doverosa perchè da questo amore per la giustizia, per la certezza delle regole e per la salvaguardia dei deboli è venuto fuori il mio desiderio di interessarmi alla politica.
La politica è una cosa che i più considerano sporca e la gente per bene se ne disinteressa a ragione.
Ma mi è capitato tempo fa di aver letto una frase: PER IL TRIONFO DEL MALE E' SUFFICIENTE CHE LE PERSONE PER BENE SI ASTENGANO DA QUALUNQUE INIZIATIVA...e, credetemi, mi sono sentita colpevole di reato di omissione!
Così ho maturato la voglia di confrontarmi con gli altri, con persone che reputavo politici degni della mia stima.
Uno di loro mi ha convinto ad avvicinarmi al costituendo Partito Democratico e, nel giro di un paio di mesi, mi sono ritrovata costituente regionale e dirigente provinciale del neonato PD.
Ahimè, in soli 6 mesi le crepe di un progetto tanto valido sulla carta, quanto traballante per i "capicantiere" che avrebbero dovuto vigilare sulla erigenda costruzione, sono diventate falle irriducibili..e così mentre il neonato PD crollava un po' dappertutto in Italia, io e altri amici in provincia di Brindisi e soprattutto ad Ostuni decidevamo di prendere le necessarie distanze dal "vecchio agonizzante che, su letto di morte, si aggrappa al giovane per trascinarlo nel suo oblio" (liberamente tratto da W. Bordon, Perchè sono uscito dalla casta, Casa Ed. Ponte delle Grazie, 2008).
Dimessa dal PD, la frase letta sul TRIONFO DEL MALE mi rifrullava nella mente, il che - accompagnato dalle sollecitazioni crescenti dei miei clienti e dal sostegno di un gruppo di amici audaci e coraggiosi - ha contribuito a produrre un frappè che abbiamo deciso di chiamare OSTUNI DEMOCRATICA!
Ostuni Democratica è un'associazione di persone, più o meno giovani, che si propone di riqualificare la politica, riportandola ad ARTE DI GOVERNARE NELL'INTERESSE DI TUTTI, sottraendola al senso che ha oggi, ossia mezzo per speculare nell'interesse di pochi.
Abbiamo raccolto volti nuovi, di gente stimata unanimemente dalla collettività, che si è sempre distinta per l'impegno sociale e lavorativo a servizio degli altri con competenza e professionalità.
Riteniamo che sia questa la gente che, oggi più che mai, deve dare il proprio contributo per la collettività, senza cercare posizioni personali di potere, senza tutelare interessi settari.
Chi ha speso la propria vita nella costruzione di realtà solide (famiglia, lavoro, relazioni sociali), sacrificandosi sempre per affermare il giusto e senza scendere a compromessi squilibrati e scellerati, oggi è CHIAMATO a mettersi in gioco per il bene di tutti.
Ostuni Democratica è diventata così una lista civica, rappresentativa di diverse categorie sociali (e molte altre ci auguriamo di fidelizzare nei prossimi mesi) che è entrata in maniera un po' provocatoria nell'agone politico chiamato a rinnovare sindaco e consiglio comunale ostunese.
La sfida è appena iniziata e non si pone come traguardo l'8 giugno 2009..No. no. Anzi questa data rappresenta per noi il dies a quo (termine iniziale) per il nostro progetto di costruzione, formazione e rinnovamento futuri. Finora abbiamo raccolto diversi sostenitori e piano piano la gente comincia a prendere coscienza della necessità di RINNOVAMENTO, consapevole del fatto che il mantenimento di posizioni di potere sempre nelle stesse mani può determinare eccessi di autorità che, se non arginati tempestivamente, sfociano in arbitrio ed abuso..due nemici sicuri della democrazia.
Finchè la sovranità apparterrà al popolo, come solennemente recita la nostra Costituzione, sarà il popolo a doverla esercitare...e il popolo oggi - soggiogato dagli effetti nefasti delle deleghe in bianco accordate ai vecchi politici - deve AVERE IL CORAGGIO di riemergere dal torpore in cui è stato da altri volutamente gettato, deve cercare l'alternativa laddove esista mentre, diove non c'è, deve adoperarsi per crearla...perchè la nostra società merita una possibilità in più.
Noi di Ostuni Democratica siamo a servizio della gente...., se hai letto fino in fondo questa riflessione vuol dire che è stata interessante almeno un po': BENE..ora ti chiedo: vuoi essere dei nostri??
Se si, manda un e-mail con i tuoi dai a ostunidemocratica@libero.it, per essere iscritto alla newsletter ed essere informato nel dettaglio di tutto il programma.